martedì 31 luglio 2012

Progetto per un concorso, idea poi abbandonata (scritta a Maggio)

Profondo, un respiro, uno sguardo lontano,
ricordi di un sogno ch'è sembrato vano,
quand'ancor solevo io d'immaginare
le nuvole nell'alto blu a volteggiar.

Or cadono gocce dai verdi germogli
lacrime d'inchiostro su candidi fogli,
nel bosco siffatto dai miei cieli infranti,
la dove si odon del salice i pianti...
così nel terreno vedo il suo riflesso,
negli specchi d'acqua, non è più lo stesso;
l'osservo, già perso, di fiori è cosparso,
proprio come un tempo, l'amore è comparso:

raccolto nel suono dei colori veri,
nascosto tra i gambi dei giovani steli,
è linfa di vita che scorre profonda
nelle vene pulsa viva come un'onda;

volando nel vuoto i suoi petali rosa,
donata la danza, poi a terra riposan,
si posan, felici di aver dedicato,
gli sforzi ad un regno da poco destato,
e inondano i sensi di profumo intenso
come fosse un lungo fresco abbraccio immenso,
diffusosi, ancora, in quel luogo incantato
nato sulla punta di un gelido fiato.

Nessun commento:

Posta un commento