Profondo, un respiro, uno sguardo lontano,
ricordi di un sogno ch'è sembrato vano,
quand'ancor solevo io d'immaginare
le nuvole nell'alto blu a volteggiar.
Or cadono gocce dai verdi germogli
lacrime d'inchiostro su candidi fogli,
nel bosco siffatto dai miei cieli infranti,
la dove si odon del salice i pianti...
così nel terreno vedo il suo riflesso,
negli specchi d'acqua, non è più lo stesso;
l'osservo, già perso, di fiori è cosparso,
proprio come un tempo, l'amore è comparso:
raccolto nel suono dei colori veri,
nascosto tra i gambi dei giovani steli,
è linfa di vita che scorre profonda
nelle vene pulsa viva come un'onda;
volando nel vuoto i suoi petali rosa,
donata la danza, poi a terra riposan,
si posan, felici di aver dedicato,
gli sforzi ad un regno da poco destato,
e inondano i sensi di profumo intenso
come fosse un lungo fresco abbraccio immenso,
diffusosi, ancora, in quel luogo incantato
nato sulla punta di un gelido fiato.
martedì 31 luglio 2012
martedì 24 luglio 2012
giovedì 19 luglio 2012
Mirupafshim Zemer Ime
Manca poco e partirai Zemer ime; te ne andrai lontana in America, affrontando una sfida simile a quando ti sei trasferita qui, a Milano, dall'Albania...ma questa volta è diverso; andrai più lontano e nessuno ti accompagnerà. Troverai persone che ti amano, pronte ad accoglierti al tuo arrivo con una stanza verniciata fresca dei tuoi colori preferiti, persone che ti staranno vicina e che ti sapranno dare e prendere il braccio, proprio come me...forse all'inizio ti sentirai sola in quel mondo nuovo in tutto e per tutto, sia per la società che per l'ambiente universitario che affronterai, come me, per la prima volta; sicuramente ti abituerai presto e mi mancherai tanto.
Sono quattro anni che ti conosco; ricordo che riuscisti subito a colpirmi, e che mi piacevi molto perché avevo capito che non eri una persona comune, ma una ragazza che oltre ad essere bellissima ed estremamente sincera, con i suoi splendidi occhi gialli e nessun pelo sulla lingua, si sarebbe sicuramente fatta posto tra le stanze del mio cuore.
Tutto iniziò prestandoti "La Ragazza Di Bube" nei primi giorni di scuola della seconda superiore; forse è stato proprio quel libro che ci ha permesso di stabilire un ponte, e che ci ha dato la possibilità di entrare l'uno nella vita dell'altra. Da quel momento si è creato un legame magico, un filo che ci unisce e che niente al mondo potrà spezzare, nemmeno la lontananza. Poi, con la gita a Trieste in terza, abbiamo imparato ad essere complici, e a comprendere meglio l'essenza delle nostre persone. Forse è stato anche merito di "vengo anch'io", che durante tutti e tre i giorni mi inseguiva perseguitandomi, perfino quando andavo in bagno! mi nascondevo in camera vostra, vi ascoltavo e mi ascoltavo; parlavamo di noi, e sebbene non avessi ancora capito/accettato me stesso, tu eri ormai in possesso della mia totale fiducia.
In una poesia che avrei voluto concludere e pubblicare su questo blog alla fine del percorso della maturità, per ringraziare tutte le persone speciali che ho conosciuto e che mi sono state vicine, avrei scritto:
[...] tu Cuore custode dei miei sentimenti, di lacrime amare, di amori e tormenti, sostegno importante delle mie giornate, spero le future come le passate [...]
Hai avuto infatti (e tuttora possiedi)un ruolo fondamentale nella mia vita, ruolo che solo tu sei stata in grado di occupare così bene, come se fossi il pezzo giusto per il mio puzzle, il piede adatto a calzare quella scarpetta; sei stata mia confidente, e questo significa che ho sempre posto nelle tue mani la mia verità, e ti ringrazio ma allo stesso tempo mi scuso perché ti sei fatta così carico di un grande peso.
Inoltre sei una di quelle pochissime persone di cui sento la necessità di un contatto fisico; quando ti ho vicina ho bisogno di tenermi al tuo braccio, o (più raramente) di porgerti il mio; bisogno di stringerti o di farmi stringere da te, cosa che se fatta da altre persone provoca in me fastidio e disagio.
Per questo non so cosa mi accadrà quando te ne andrai, e non credo riuscirò a trovare una persona capace di sostituire quel pezzo del puzzle che mi mancherà...non ti perderò, e lo so; soffrirò perché non potrai essere fisicamente accanto a me, anche se ti custodirò con gelosia nel profondo dell'anima. Sarai qualcosa che nessuno potrà portarmi via, una voce che nei momenti in cui la vita tenterà di deludermi e distruggermi suggerirà al mio cuore la via per tornare a risplendere.
Probabilmente, una volta partita, non riusciremo più scambiarci tante parole come quelle che ci siamo scambiati in questo cammino insieme fino ad ora; stiamo entrando in un fitto bosco da scoprire, dove il silenzio prenderà il posto delle parole, lasciando spazio solo a qualche sussurro sotto voce. Ma ricorda Zemer ime che nel silenzio i nostri cuori saranno in grado di dirsi tutto ciò che devono, e di volersi più bene di quanto non se ne vogliano ora.
Partirai sola ma partiremo insieme, ancora, come tante altre volte, l'uno a braccetto dell'altra...
Sono quattro anni che ti conosco; ricordo che riuscisti subito a colpirmi, e che mi piacevi molto perché avevo capito che non eri una persona comune, ma una ragazza che oltre ad essere bellissima ed estremamente sincera, con i suoi splendidi occhi gialli e nessun pelo sulla lingua, si sarebbe sicuramente fatta posto tra le stanze del mio cuore.
Tutto iniziò prestandoti "La Ragazza Di Bube" nei primi giorni di scuola della seconda superiore; forse è stato proprio quel libro che ci ha permesso di stabilire un ponte, e che ci ha dato la possibilità di entrare l'uno nella vita dell'altra. Da quel momento si è creato un legame magico, un filo che ci unisce e che niente al mondo potrà spezzare, nemmeno la lontananza. Poi, con la gita a Trieste in terza, abbiamo imparato ad essere complici, e a comprendere meglio l'essenza delle nostre persone. Forse è stato anche merito di "vengo anch'io", che durante tutti e tre i giorni mi inseguiva perseguitandomi, perfino quando andavo in bagno! mi nascondevo in camera vostra, vi ascoltavo e mi ascoltavo; parlavamo di noi, e sebbene non avessi ancora capito/accettato me stesso, tu eri ormai in possesso della mia totale fiducia.
In una poesia che avrei voluto concludere e pubblicare su questo blog alla fine del percorso della maturità, per ringraziare tutte le persone speciali che ho conosciuto e che mi sono state vicine, avrei scritto:
[...] tu Cuore custode dei miei sentimenti, di lacrime amare, di amori e tormenti, sostegno importante delle mie giornate, spero le future come le passate [...]
Hai avuto infatti (e tuttora possiedi)un ruolo fondamentale nella mia vita, ruolo che solo tu sei stata in grado di occupare così bene, come se fossi il pezzo giusto per il mio puzzle, il piede adatto a calzare quella scarpetta; sei stata mia confidente, e questo significa che ho sempre posto nelle tue mani la mia verità, e ti ringrazio ma allo stesso tempo mi scuso perché ti sei fatta così carico di un grande peso.
Inoltre sei una di quelle pochissime persone di cui sento la necessità di un contatto fisico; quando ti ho vicina ho bisogno di tenermi al tuo braccio, o (più raramente) di porgerti il mio; bisogno di stringerti o di farmi stringere da te, cosa che se fatta da altre persone provoca in me fastidio e disagio.
Per questo non so cosa mi accadrà quando te ne andrai, e non credo riuscirò a trovare una persona capace di sostituire quel pezzo del puzzle che mi mancherà...non ti perderò, e lo so; soffrirò perché non potrai essere fisicamente accanto a me, anche se ti custodirò con gelosia nel profondo dell'anima. Sarai qualcosa che nessuno potrà portarmi via, una voce che nei momenti in cui la vita tenterà di deludermi e distruggermi suggerirà al mio cuore la via per tornare a risplendere.
Probabilmente, una volta partita, non riusciremo più scambiarci tante parole come quelle che ci siamo scambiati in questo cammino insieme fino ad ora; stiamo entrando in un fitto bosco da scoprire, dove il silenzio prenderà il posto delle parole, lasciando spazio solo a qualche sussurro sotto voce. Ma ricorda Zemer ime che nel silenzio i nostri cuori saranno in grado di dirsi tutto ciò che devono, e di volersi più bene di quanto non se ne vogliano ora.
Partirai sola ma partiremo insieme, ancora, come tante altre volte, l'uno a braccetto dell'altra...
mercoledì 18 luglio 2012
A volte la vita riserva sorprese, cattive notizie, ferite inattese, ci toglie il sorriso, spegne i nostri occhi, ci spoglia di tutto ci fa sentir sciocchi, ed in quei momenti abbiamo bisogno di stare da soli senza nulla attorno, forse di un abbraccio o di una carezza, per sentirci vivi, e aver la certezza che mentre nel cuore veniamo distrutti, si possan salvare quei preziosi frutti che dolci riparano dalle amarezze, dalle frustrazioni e confuse tristezze...
lunedì 16 luglio 2012
Il sapore del cielo
Mi gusto sdraiato il sapore del cielo
di nuvole fatte da zucchero a velo,
le onde sì infrante nel vento d'Agosto,
la casa d'Estate, magnifico posto,
tra i nodi dell'erba, nel verde smeraldo,
un'upupa trova riparo dal caldo,
e sul marmo bianco di una lastra spessa
si posa regina una rossa vanessa,
la pesca matura di polpa arancione
che prima fu verde e poi giallo limone,
col succo suo inebria la mente ed il cuore,
riscalda già l'anima come liquore.
Che sia sulla sabbia o sotto le foglie
a poco soddisfo le piccole voglie,
che per lungo tempo ho tenuto frenate
e che nel riposo si son ridestate.
di nuvole fatte da zucchero a velo,
le onde sì infrante nel vento d'Agosto,
la casa d'Estate, magnifico posto,
tra i nodi dell'erba, nel verde smeraldo,
un'upupa trova riparo dal caldo,
e sul marmo bianco di una lastra spessa
si posa regina una rossa vanessa,
la pesca matura di polpa arancione
che prima fu verde e poi giallo limone,
col succo suo inebria la mente ed il cuore,
riscalda già l'anima come liquore.
Che sia sulla sabbia o sotto le foglie
a poco soddisfo le piccole voglie,
che per lungo tempo ho tenuto frenate
e che nel riposo si son ridestate.
Il ponte sul sogno
Affiorano volti da antichi ricordi,
immagini accese che mai più non scordi,
dipingono un ponte su un fiume lontano
che già ho attraverso dandoti la mano,
giungendo così dentro a un sogno velato
un futuro possibile solo in passato,
mi accorgo di ciò che posso essermi perso
e di questo tempo ne invertirei il verso,
vorrei esser sicuro di ogni mia azione,
compiere i miei passi senza indecisione,
il rischio non temo ma sento che a volte
conferme farebber le mie scelte assolte
salvandole dai miei spietati giudizi,
che incolpano i modi miei, i sogni ed i vizi,
salvando il mio cuore da un dolce martirio
sorto dal fallire di quel desiderio
immagini accese che mai più non scordi,
dipingono un ponte su un fiume lontano
che già ho attraverso dandoti la mano,
giungendo così dentro a un sogno velato
un futuro possibile solo in passato,
mi accorgo di ciò che posso essermi perso
e di questo tempo ne invertirei il verso,
vorrei esser sicuro di ogni mia azione,
compiere i miei passi senza indecisione,
il rischio non temo ma sento che a volte
conferme farebber le mie scelte assolte
salvandole dai miei spietati giudizi,
che incolpano i modi miei, i sogni ed i vizi,
salvando il mio cuore da un dolce martirio
sorto dal fallire di quel desiderio
Iscriviti a:
Post (Atom)