giovedì 30 maggio 2013

Lettera: l'Amore è una donna con le palle

        Abbi coraggio, sei una persona eccezionale ed io tifo per te, con tutte le mie forze

Gli altri si commuovono ascoltandoti perché sei un ragazzo fuori dal comune...non sei un uomo debole come tutti gli uomini, insensibili, indecisi, incomprensibili, irresponsabili; hai imparato a non esserlo, forse proprio per tutto quello che ti è successo, per la tua condizione di instabilità...hai dovuto imparare a camminare su un filo, in equilibrio, e lo fai con una stoffa grandiosa, è questa la verità. Una stoffa che quasi nessuno ha, ed è questo che ti rende pressoché unico, per me

NON MOLLARE, ANCHE SE È DURA

Prometto che farò lo stesso, per te; che non mi arrenderò, anche se è veramente difficile, e più ci provo e più mi allontano, diffido. Rimango ogni volta senza parole, di fronte a cose che mi lasciano esterrefatto, perché chi crede di conoscermi si sbaglia sempre e mi abbandona, senza un valido pretesto. Gli uomini sono stupidi, o forse non sono uomini veri; mi illudo forse immaginando che esista un uomo che abbia la forza di una donna? Credono che l'amore sia un complimento, e non qualcosa che ti scuote giorno per giorno, facendoti tremare e morire nella migliore delle ipotesi; e non capiscono, non si accorgono dei tuoi sguardi e dei gesti, ma danno sempre tutto per scontato, oppure sono così codardi da non essere capaci nemmeno di affrontarli, e scappano dalle difficoltà appena esse gli si presentano.


Ho tante di quelle cose dentro, che se un uomo vi entrasse non potrebbe che diventare pazzo
perchè solo un matto non si illude di quel che ha davanti, e crede a tutto ciò che gli si dice, fiduciosamente
anche se è qualcosa di incredibile,
sorprendente,
inimmaginabile...



L'amore è la cosa più incredibile e sorprendente che esista
ma troppo spesso ci si illude di conoscerlo, anche senza toccarlo, esplorarlo, viverlo
e così lo si perde, ancora prima che esso arrivi
L'amore è una donna con le palle
Sorgente riversi le acque nel cuore,
donando i tuoi occhi, gentile sei Amore,
e ci offri la luce di vere intuizioni
in calici pieni delle tue impressioni...

mercoledì 29 maggio 2013

la mente sirena

Non dare alla mente mai quello che vuole
non starla a ascoltare, o spegnerà il Sole
nasconderà il giorno alla vista del cuore
ruberà al tuo fiato l'ardente calore
toglierà al tuo sonno le dolci canzoni,
cambiando la strada perderai occasioni
e sol per consiglio di quella sirena,
tu lasciala dir, non ne vale la pena...

lunedì 20 maggio 2013

Fugace lo sguardo dell'uomo mio amato, quel bacio nel sogno più volte sfiorato, rimasto sospeso, una foglia di seta che s'agita e danza nell'aura sua lieta
col vento che soffia e mi anima il cuore, che tace d'inverno nel sordo dolore, rimango seduto a guardare il destino che ruba il mio tempo per starti vicino.

domenica 12 maggio 2013

Abbraccia il coraggio nella tua avventura
non temere l'ombra, non aver paura,
racconta gli sbagli che ti hanno segnato
e resta sereno, non sei uno sbadato
non sentirti afflitto per quello che è stato
sorridi pensandoci, è solo passato!

sabato 4 maggio 2013

Una fune

Dal cielo una morbida fune mi cali
intrecciata di piume, tu vuoi che la scali,
così cinta in vita la stringo e mi aggrappo
incurante di quel suo possibile strappo,

con forza mi arrampico verso le braccia
di chi mi sostiene perché ce la faccia,
colui che io celo dietro il mio sorriso,
che in cima alla fune veder potrò in viso.

giovedì 2 maggio 2013

primo Maggio

Oggi in stazione guardavo un ragazzo...forse partiva per raggiungere il suo compagno, lontano ma non troppo, che lo stava aspettando a qualche fermata più in la, magari in piedi, da solo, anche se i posti a sedere erano tutti liberi...
Erano le undici e ventotto, e forse lui sarebbe arrivato a mezzogiorno; appena intravisti si sarebbero sorrisi, poi abbracciati.
Presi per mano e incamminatisi verso casa il ragazzo ospite avrebbe dato un bacio a stampo al suo innamorato, coronamento dell'attesa sofferta: "mi sei mancato" avrebbero detto i suoi occhi, ma poi il silenzio, perché era il tempo dei cuori, che iniziavano a parlare ancora una volta, forse l'ultima ma ancor come la prima, quando capirono che insieme potevano abbracciare la gioia più grande.

E sognando questa storia ho sognato la mia, quella che ho provato a vivere, illudendomi che fosse il sogno di entrambi; ho sognato quella storia che ancora vorrei, investita da un treno in corsa, sfrecciato alle mie spalle spazzando via la realtà nata in quel breve istante.