Con l'alba ritorni o mio dolce cuore
a riempirmi gli occhi di un fievole ardore,
tu spento eri come una gelida brace
che al sole ora palpita e che più non tace,
con le tue carezze mi offri le stelle
mi vendi gli amori dell'anime belle,
ricami di fiori il nostro cammino
dipinto su un muro da un puro bambino,
e sento che il destino nostro è racchiuso
in un ramo rosa di pruno reciso,
sbocciato in silenzio nella notte nera
onorando il cielo con la primavera,
volendo spezzare nella tradizione
la dura sorte di una maledizione,
aspetto, da un sonno profondo rapito
che arrivi col vento il tuo bacio proibito...
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