martedì 30 aprile 2013
La chiave del cuore
La chiave del cuore ti dò nelle mani, puoi entrarci se vuoi, non attender domani, sol dimmi che pensi, se intendi restare, se tutti i locali vorresti affittare, prometti che ne tingerai le pareti, che ti occuperai dei miei testardi arieti, che coltiverai nell'immenso giardino più piante da fiore che non da veleno, e se poi un bel giorno te ne vorrai andare tu parlale e lei capirà cosa fare, ma lascia la chiave sotto lo zerbino così che essa scelga il suo nuovo inquilino.
sabato 27 aprile 2013
Le nodose fronde
Si piegano al vento le nodose fronde
bagnate dal pianto di nubi iraconde
che avanzan solenni, nel piombo del cielo,
si scontrano in guerra con sguardi di gelo,
un roseo velluto cospargono al suolo
dei fiori suicidi che esplosi nel duolo
lasciato han nell'aria il profumo del lutto
di cui assaggi presto quell'ultimo frutto.
E tu che mi parli, che non mi consoli,
che dici disgrazia, mi sfiori e poi voli
al tuo nido rimasto sul ciglio d'un ramo,
risponder non vuoi anche se dico t'amo,
rifuggi dal buio che dentro ti tieni,
temendo in me il debole ancor mi sostieni,
non sai che del Sole un pezzetto ho rapito
rinchiuso in un lume che in me è custodito.
bagnate dal pianto di nubi iraconde
che avanzan solenni, nel piombo del cielo,
si scontrano in guerra con sguardi di gelo,
un roseo velluto cospargono al suolo
dei fiori suicidi che esplosi nel duolo
lasciato han nell'aria il profumo del lutto
di cui assaggi presto quell'ultimo frutto.
E tu che mi parli, che non mi consoli,
che dici disgrazia, mi sfiori e poi voli
al tuo nido rimasto sul ciglio d'un ramo,
risponder non vuoi anche se dico t'amo,
rifuggi dal buio che dentro ti tieni,
temendo in me il debole ancor mi sostieni,
non sai che del Sole un pezzetto ho rapito
rinchiuso in un lume che in me è custodito.
venerdì 12 aprile 2013
nu - vo - le
Questo è il mio mondo, qui il cuore mio sogna,
qui metto le ali e senza vergogna
racconto me stesso e chi mi circonda,
di ogni emozione leggera e profonda,
che nasce nel cuore di ogni persona,
che cresce, che vive, e poi l'abbandona,
che la lascia persa nei propri pensieri,
confonde i suoi giorni, l'oggi con ieri...
qui metto le ali e senza vergogna
racconto me stesso e chi mi circonda,
di ogni emozione leggera e profonda,
che nasce nel cuore di ogni persona,
che cresce, che vive, e poi l'abbandona,
che la lascia persa nei propri pensieri,
confonde i suoi giorni, l'oggi con ieri...
sabato 6 aprile 2013
Distanti nel tempo, lontani oltremare
Incontri qualcuno che sembra perfetto
che senti a te caro, al cuor tuo s'è stretto,
qualcuno per cui ne varrebbe la pena,
che ti mette i brividi lungo la schiena,
incontri quell'anima persa nel male,
che aspetti per giorni con l'ansia che sale
finché dentro i mesi in silenzio dissolve
e a nuova comparsa il perdono la assolve;
distante nel tempo, lontano oltremare,
conosci un ragazzo che dice di amare,
che già si risveglia al calar del tuo Sole,
che sembra saper tutto quello che vuole,
ed anche se piace il destino è crudele,
è armato di lama e fende le mie vele,
la barca s'arresta, avviata al naufragio,
nel lento trascorrere di questo adagio.
venerdì 5 aprile 2013
M'incontri
Se debole sento i miei occhi cadere,
se a stento l'esterno io voglio vedere,
se la pace chiedo e carezze rifiuto,
se cerco l'abbraccio del solo velluto
Se dentro la musica chiudo la mente
anche nel bel mezzo di un mucchio di gente,
se lo sguardo ho perso in un vuoto di ghiaccio
e poi mi sorprendi prendendomi il braccio
Guardandomi l'anima nei desideri
perché in quel momento apparivano veri
uscivan reali da queste pupille,
cadean goccia a goccia preziose faville
Così preso all'angolo, in questo mio stato,
non ho che da dire per come hai toccato
le corde dell'ego dell'esser fanciullo
dentro una prigione di finto cristallo
se a stento l'esterno io voglio vedere,
se la pace chiedo e carezze rifiuto,
se cerco l'abbraccio del solo velluto
Se dentro la musica chiudo la mente
anche nel bel mezzo di un mucchio di gente,
se lo sguardo ho perso in un vuoto di ghiaccio
e poi mi sorprendi prendendomi il braccio
Guardandomi l'anima nei desideri
perché in quel momento apparivano veri
uscivan reali da queste pupille,
cadean goccia a goccia preziose faville
Così preso all'angolo, in questo mio stato,
non ho che da dire per come hai toccato
le corde dell'ego dell'esser fanciullo
dentro una prigione di finto cristallo
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