Tu arte non sei proprietà d'un eletto,
tu bussi alla porta quando non t'aspetto,
e metti disordine nella mia mente,
riarrangi i miei giorni sì fiera e sovente,
tu che mai t'offendi se non dico grazie
consoli i miei pianti dopo la disgrazie,
disperdi le lacrime in acque salate
di oceani dipinti in bollenti nottate,
tu intrecci con grazia tra fili di lana
le dolci parole e i tuoi chiari di luna,
tu sei lo strumento che sempre consente
di parlare al cuore anche di chi non sente,
tuo svago è rapire dei giovani i sensi,
riaccendere nei vecchi gli sguardi intensi,
beffare quel tempo così malizioso
che non sa rigare il tuo viso grazioso
Nessun commento:
Posta un commento