E come un insetto io sono caduto,
rimasto impigliato, mi sento perduto,
nel cieco silenzio il cuor mio si dibatte
pulsando incostante alle promesse fatte,
a volte succede che sola, parola,
tu dritta colpisci il mio io che s'invola
nel mar dei discorsi che fresca accompagni
tessuti a pennello, son degni di ragni,
ed or su di un filo son qui a camminare,
che instabile ondeggia, mi fa vacillare,
ma non c'è più scelta, il passo è compiuto,
chiamatemi sciocco, l'ho sempre saputo
sapevo a che cosa io m'avvicinavo
mi son arrischiato, e non m'ingannavo,
a volte i miei occhi cercano il tormento
guardando nel sole nei giorni di vento...
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